Disturbia, la spiegazione del finale: il serial killer della porta accanto (2024)

Disturbia, il thriller del 2007 che contribuì a lanciare la carriera di Shia LaBeouf, può essere considerato a tutti gli effetti un remake non ufficiale de La finestra sul cortile: anche il finale del film di D.J. Caruso, così come i personaggi e altri dettagli narrativi, rispecchiano il capolavoro di Hitchco*ck, e va detto che nell’insieme funzionano molto bene e la tensione è alta dall’inizio alla fine.

Disturbia, la spiegazione del finale: il serial killer della porta accanto (1)

La trama del film vede protagonista Kale Bretch (Shia LaBeouf) un adolescente che dopo aver aggredito un insegnante a scuola, si ritrova agli arresti domiciliari, con la cavigliera elettronica. Sono giorni di noia e abbrutimento, fino a quando arrivano i nuovi vicini di casa, con una figlia bella da mozzare il fiato, Ashley (Sarah Roemer). Kale inizia a spiare la ragazza col binocolo, ma al tempo stesso si accorge che un altro vicino di casa, l’attempato Robert Turner, si comporta in modo strano e inizia a sorvegliare anche lui. La noia è sconfitta, ma per Kale arriveranno altri guai. Fortunatamente, Kale riuscirà a conquistare Ashley e potrà contare sull’amicizia di Ronnie (Aaron Yoo) un suo compagno di classe, ma quando proverà a far capire a sua madre e alla polizia che Turner è il serial killer di cui parlano i notiziari, non verrà creduto e rischierà grosso.

Il finale ad alta tensione, nella casa dell’assassino

Disturbia, la spiegazione del finale: il serial killer della porta accanto (2)

La spiegazione del finale di Suburbia è in un frame del video girato da Ronnie in casa di Robert Turner, dopo aver frugato nel suo box auto per recuperare il suo cellulare: nell’immagine si vede una piccola grata situata sotto una parete e atraverso di essa, è visibile il volto del cadavere di una donna. Quella è la prova definitiva che Turner è un assassino. In garage ha solo un sacco con un cervo morto, come ha dimostrato alla polizia poco prima, ma la sua casa è un cimitero: dietro le finte pareti e sotto la cantina ha occultato numerosi cadaveri e i feticci delle donne uccise, tra parrucche, bigiotteria, documenti e altro ancora.

Ronnie torna a casa di Kale per consegnargli la prova, ma viene messo fuori gioco da Turner, che a sua volta immobilizza Kale e gli spiega che lo ucciderà e dopo aver ucciso anche i suoi cari, tenterà di far passare il suo come un omicidio suicidio, ampiamente giustificato dal fatto che sta vivendo un brutto periodo. Fortunatamente Ashley riesce a salvare e liberare Kale e dopo aver messo fuori momentanteamente fuori gioco Turner, il ragazzo va a casa dell’assassino per salvare sua madre Julie, che era andata a parlare con l’uomo ed era stata aggredita, immobilizzata e poi nascosta in una delle stanze segrete della villetta.

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In casa di Turner, Kale trova tutte le prove dei suoi omicidi: c’è il cadavere nascosto dietro una grata, come mostrava il video di Ronnie, ma ci sono molti altri corpi nascosti e una stanza attrezzata con congelatori a pozzetto e tavoli con strumenti chirurgici. Ci sono anche le prove che Turner abbia ucciso la “ragazza del night”, cioè la rossa con tre braccialetti di locali notturni che Kale e Ashley avevano visto in compagnia del loro vicino. Kale finisce anche in una cantina putrida e mezza allagata, che è letteralmente uno scarico di cadaveri in decomposizione avanzata.

Kale riesce a ritrovare sua madre

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Nel frattempo ovviamente la cavigliera elettronica di Kale invia un’altra segnalazione alla polizia, ma stavolta lo zelante e insopportabile agente Gutierrez decide di non intervenire subito, perché vuole godersi la sua cena. Proprio quando il suo intervento sarebbe utile! Arriverà più tardi, con calma, ma appena entrerà in casa di Turner, l’uomo gli spezzerà il collo.

Kale riesce a trovare sua mamma, la libera ed è in questo momento che il confronto tra loro due e Turner si fa violento e serrato. Julie sferra un colpo di cacciavite sulla coscia di Turner, in modo che Kale possa ucciderlo con un micidiale colpo di cesoie da giardino.

Il mattino dopo Kale viene premiato con la liberazione anticipata che gli è stata concessa per aver assicurato il serial killer alla giustizia. Finalmente il ragazzo può godersi la libertà, la compagnia della sua fidanzata e forse anche un nuovo percorso di vita, più sereno. Anche sua madre e Ronnie stanno bene.

I sospetti e conferme sull’assassino

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I sospetti su Turner, all’inizio del film, iniziano quando Kale nota che l’uomo possiede una Ford Mustang anni ’60, di colore verde con una vistosa ammaccatura laterale, proprio come viene indicato in televisione, a proposito dell’auto guidata dal presunto rapitore di Patricia Williams, la cameriera di un diner scomparsa dopo il turno di lavoro. I sospetti diventano sempre più forti, quando Kale e Ashley spiano Turner mentre rientra a casa, una notte, in compagnia di una rossa, consapevoli che l’assassino di cui parlano i media ha una predilezione per le rosse. Ma fin qui non ci sono abbastanza prove del suo coinvolgimento nelle sparizioni.

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In generale Robert Turner ha un atteggiamento di strafottenza nei confronti dei due giovani detective ed è convinto di riuscire a eludere qualsiasi sospetto, perché ha nascosto bene le prove dei suoi delitti. Una delle scene più inquietanti di Disturbia è .quando Ashley sorveglia Turner in un grande magazzino, per permettere a Ronnie di cercare il telecomando per aprire la porta del box auto di Turner. A sua volte l’uomo sorprende Ashley nel parcheggio del grande magazzino, entra nella sua auto e le fa un discorso a tratti sconclusionato e viscido, in cui le dice di essere consapevole di essere spiato da lei e da altri, ma la invita a mettere da parte gli approcci sessuali nei suoi confronti.

Infine, due parole sul cast. Shia LaBeouf in Disturbia è un attore e un uomo molto diverso da come lo conosciamo oggi, e si affacciava su una carriera potenzialmente luminosa, ma le cose sono andate diversamente. Viola Davis da lì a poco avrebbe iniziato ad avere il meritato successo anche sul grande e piccolo schermo. Infine, l’interpretazione di David Morse, a tratti sembra ricalcata su quella di Hannibal Lecter di Anthony Hopkins. A proposito, se il tema del film vi affascina, al link che segue trovate la nostra classifica sui film tratti da storie vere di serial killer.

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